Cerca dove non avresti mai cercato prima
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Continuo il mio buon proposito, di essere silenzio che costruisce invece che cacofonia che confonde, e vorrei, con questo post, dare un input a chi è bloccato da un punto di vista mentale: parlo ai fotografi, ma in realtà vale per qualsiasi persona tu sia.
Ieri sera stavo facendo una skypecall con un mio allievo che mi stava parlando del suo progetto e di cosa avrebbe in mente di fare: chiaramente nelle ultime settimane, si pone sempre il problema dell’essere chiusi in casa e che insomma… cosa faccio ora? Non posso iniziare a scattare! Non posso iniziare a fare qualcosa.
Mi sono trovata a dare una risposta ieri che vorrei condividere perché vuole essere una motivazione che vale per lui, per me, per tutti.
Cerca dove non avresti mai cercato prima.
C’è la possibilità che non trovi, c’è la possibilità che trovi qualcosa di diverso da quello che stavi cercando, ma in ogni caso, indipendentemente da cosa trovi, ti si apriranno strade che ti faranno crescere perché ti condurranno a del nuovo, a cui mai avresti mai avuto accesso, altrimenti.
Noi tutti abbiamo tantissime idee su come dovremmo o non dovremmo fare le cose, di come le cose dovrebbero succedere o non succedere. E’ normale come umani, prima che come fotografi, vivere di idee preconcette: siamo sempre molto poco umili nei confronto della vita, crediamo sempre di sapere tutto.
E poi lei invece arriva, provoca una crisi, tira giù la tovaglia dal tavolo e ti dice: ” Bene! Tu che sai come si fa, ora, dimentica tutto ciò che eri prima e trovati una nuova forma!”
Siamo la somma dei cambiamenti continui a cui ci sottoponiamo.
Ci sono moltissimi fotografi reclusi, come me, che stanno fotografando da dentro le loro case, in queste settimane: ognuno con la sua sensibilità. C’è chi guarda fuori dalla finestra, chi guarda dentro di sè, chi guarda alla famiglia che lo circonda, ma il risultato non cambia: è uno sforzo creativo e produttivo di grande valore.
La fotografia è un grandissimo esercizio di osservazione, prima che una macchina che fa click. La fotografia è dare il tuo punto di vista, in senso visuale e di contenuto.
Se vuoi fare un salto qualitativo nelle tue capacità fotografiche e autoriali, usa questa esperienza come allenamento del tuo muscolo creativo: prendi in mano il tuo cellulare e a sforzarti di fare una bella foto ogni giorno. Deve essere una foto di cui sei orgoglioso/a e che metteresti in mostra. Alla fine della quarantena, ti troverai più robusto come fotografo/a, avrai in mano un mini-progetto, avrai costruito la tua memoria e il tuo punto di vista su questa esperienza assolutamente nuova per tutti.
Te lo propongo perchè, ovviamente, lo sto facendo anche io.
Buona palestra creativa a te che leggi!
Silvia
PS: Frequenze visive ha indetto un call collettiva “Frequentazioni a Distanza” per pubblicare gli scatti della quarantena se vuoi partecipare. E’ anche quello un bel modo per obbligarsi a fare qualcosa. Leggi come fare cliccando qui
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